Torino, always on the move, città laboratorio dei grandi eventi,
ripropone un’altra Kermesse Totalizzante. Ieri gli imponenti
festeggiamenti per Punto, Bravo&Brava e 500 (festa del padrone),
l’ostensione del ’98 e del 2000 (festa della chiesa), le Olimpiadi dello
spreco dell’inganno e della devastazione (festa delpotere).
Oggi la chiesa ci impone una nuova ostensione del sacro lino che
si presenta come festa “comandata” a tutt@, anche a chi non crede o
crede inaltri dei e dee. Si scomoderà a gratificarci con la sua presenza
persino il papa, che sarà a Torino il 2 maggio. Chi non è d’accordo può
anche andare a nascondersi.
Almeno così vorrebbero chiesa, stato e capitale, una
democratica imposizione di una presunta maggioranza. Sono sempre più
quell@ che non hanno nessuna intenzione di chinare la
testa. Dall’incontro di diverse realtà è nata la Rete No Sindone, per
coordinare iniziative e costruirne di nuove, rendendo visibile e
diffondendo il nostro dissenso sul territorio.
Per l’ostensione della sindone non baderanno alle spese. Fiumi di
denaro pubblico sottratto a tutt@ noi affluiranno nelle tasche
degliorganizzatori di questa apoteosi del turismo di massa mordi e
fuggi. E intanto noi fatichiamo per salari da fame a condizioni di
lavoro durissime… quando ci fanno il favore di offrirci un lavoro.
I preti giocano consapevolmente con la fede dei pellegrini: non possono
dire che è vera, non vogliono dire che è falsa, ma usano il lenzuolo
per mettere su il loro show. La Chiesa si impone su tutta la città:
espropriando gli spazi pubblici toccati dalle masse di fedeli,
militarizzando interi quartieri in funzione del circo
clerical-mediatico. La stessa chiesa di Roma che sceglie quali guerre e
quali dittatori benedire o condannare, che fa affari con le mafie, che
gestisce una banca che finanzia i commerci d’armi, che approva la pena
di morte, pretende di normare e controllare le nostre coscienze e i
nostri corpi.
Ratzinger impone i suoi diktat sulla vita e sulla morte, non
trascurando nessun momento dell’esistenza. Si va dalla contraccezione
all’eutanasia. Nel mirino del pastore tedesco la libertà di scegliere
come vivere la propria vita.
Ma le vite concrete di tant@, anche in quest’Italia bigotta,
travalicano le prescrizioni della chiesa, esprimendo un desiderio di
libertà incontenibile. La chiesa, sin troppo spesso, trova sponda sia a
destra sia a sinistra, sfociando ad esempio nella retorica delle radici
cristiane, negando legittimità ad ogni altra visione del mondo. Ne
derivano i privilegi concessi agli insegnanti di religione cattolica, le
agevolazioni fiscali alle imprese dei preti, l’otto per mille, i
finanziamenti alle scuole e ospedali cattolici.
Dulcis in fundo la "nobile" battaglia dello stato italiano per
l’imposizione del crocifisso in tutte le aule. Il tutto condito da
patriarcato, omofobia, transfobia e misoginia sponsorizzate
direttamente dall’emissario di dio in terra: Ratzinger. Noi non ci
stiamo. Vogliamo liberarci dalle imposizioni intollerabili delle
religioni e delle chiese.
No sindone, no papa.
In secula seculorum
Rete No Sindone – Sotto il lenzuolo niente